DIVENTARE – Risvegliarsi in ogni situazione
Risvegliarsi significa acquisire l’arte di vivere pienamente. Integriamo mente, cuore, corpo e realtà. Tutto ciò che incontriamo, inclusa la sofferenza, può sostenerci per coltivare un cuore saggio e compassionevole, ed è così che diventiamo esseri umani completi. Esploriamo come ci è possibile utilizzare le condizioni di difficoltà, a livello personale o sociale, per coltivare il risveglio ed esprimerlo attraverso l’azione amorevole.
Questo programma è offerto gratuitamente da Upaya Zen Center, in inglese e con traduzione simultanea gratuita in italiano offerta da The Mindful Cloud.
Siamo lieti di condividere la registrazione dell’evento, con traduzione simultanea in italiano.
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Ecco la poesia di JIMMI SANTIAGO BACA letta da Roshi Joan:
CHI MI CAPISCE SE NON IO
– Chiudono l’acqua, quindi vivo senz’acqua,
– costruiscono muri più alti, quindi io vivo senza le cime degli alberi,
– dipingono le finestre di nero, quindi io vivo senza la luce del sole,
– chiudono la mia gabbia, quindi io vivo senza andare da nessuna parte,
– prosciugano la mia ultima lacrima, io vivo senza lacrime,
– prendono il mio cuore e lo squartano, io vivo senza cuore,
– prendono la mia vita e la schiacciano, quindi io vivo senza un futuro,
– dicono che sono bestiale e diabolico, quindi io non ho amici,
– mi tolgono ogni speranza, quindi io non ho una via di uscita dall’inferno,
– mi provocano dolore, quindi io vivo con il dolore,
– mi offrono odio, quindi io vivo con il mio odio,
– mi hanno cambiato e io non sono più lo stesso uomo,
– non mi fanno fare una doccia, quindi io vivo con il mio odore,
– mi separano dai miei fratelli, così io vivo senza fratelli,
– chi mi capisce quando dico che questo è bello?
– chi mi capisce quando dico che ho trovato altre libertà?
– Non posso volare o far apparire qualcosa nella mia mano,
– non posso far aprire i cieli o far tremare la terra,
– posso vivere con me stesso, e sono stupito di me stesso, del mio amore, della mia bellezza,
– sono ammaliato dai miei fallimenti, sbalordito dalle mie paure,
– sono testardo e infantile,
– in mezzo a questo naufragio della vita che hanno provocato,
– pratico per essere me stesso, e ho trovato parti di me che non ho mai sognato,
– sono fuoriuscite da sotto il mio cuore di pietra
– quando i muri sono stati innalzati,
– quando l’acqua è stata chiusa e le finestre dipinte di nero.
– Ho seguito questi segni come un vecchio segugio e ne ho seguito le tracce in profondità dentro di me
– ho seguito il sentiero macchiato di sangue,
– sempre più a fondo nelle regioni pericolose, e ho trovato tante parti di me stesso,
– che mi hanno insegnato che l’acqua non è tutto,
– e mi hanno dato nuovi occhi per vedere attraverso i muri,
– e quando parlavano, la luce del sole fuoriusciva dalle loro bocche,
– e io ridevo di me con loro,
– ridevamo come bambini e facevamo patti di eterna fedeltà,
– chi mi capisce quando dico che questo è bello?
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